Il maestro Nazario Carlo Bellandi mi fu consigliato da un amico molti anni fa. Io già studiavo con i Maestri Giuseppe Agostini e Domenico Bartolucci ma volevo anche approfondire la composizione che è stata sempre la mia grande passione. Allora mi fu detto del Maestro Bellandi, della sua scienza contrappuntistica e dei suoi studi sul canone. Ricordo le nostre lezioni, era veramente un uomo appassionato della musica non solo in quanto arte dei suoni ma anche in quanto via di conoscenza. Mi parlava dei suoi progetti e dei suoi scritti didattici, sia per quanto riguarda l’organo che per quanto riguarda l’arte contrappuntistica. È certamente un musicista che meriterebbe di essere conosciuto di più e meglio, sarebbe veramente necessario approfondire quella che fu la sua missione artistica. Io lo ricordo sempre con riconoscenza e profondo affetto.

Maestro Aurelio Porfiri

Già Organista sostituto nella Patriarcale Basilica di San Pietro per il Vicariato della Città del Vaticano, Maestro onorario e organista della Chiesa di Santa Maria dell’Orto in Roma, Honorary Master and Organist Saint Joseph Seminary Chapel (Macau, China), Capo redattore Altare Dei, Fondatore e Direttore artistico di Choralife editrice e di Chorabooks editrice



Narrare la memoria di un artista musicista, protagonista della storia, non è agevole, ma allorquando le luci si accendono intorno a un protagonista il ricordo diviene fondamentale realtà. Nei miei anni romani ho conosciuto Nazario Carlo Bellandi, incontrandolo quasi casualmente in occasione del nostro magistero presso il Conservatorio di musica di Santa Cecilia in Roma. Inciampando, tra altri interessi, nella dimensione organistica, ed esplorando orizzonti creativi e didattici scoprii quella personalità, umile, riservata e silenziosa. Mi fu di aiuto venire a conoscenza dei portati del maestro Fernando Germani, che mi citò, quale esempio luminoso e significativo l’impegno del Bellandi. Fu un tutt’uno rincorrerlo per far luce sul suo operato, e accertai, con sorpresa, che l’organo in primis era stato il suo grande amore, ma non soltanto, anche la didattica compositiva, la scienza organologica, la conoscenza creativa, la profondità teorica e l’indagine filologica erano l’humus del suo io in musica. Nel volgere di poco tempo divenimmo non soltanto colleghi, bensì amici. In breve, quasi con riservatezza, mi porse alcuni suoi studi per la pedaliera dell’organo, indagini sopra le tecniche della composizione e lavori per organo; ma non mi chiese mai di proporre esecutivamente le sue opere. Fu un’iniziativa personale allorquando posai gli occhi sopra le tre sonate per organo, nonché altri parti organistici, che ritenni di proporle in concerto. Ponendomi all’opra non mi volse domanda alcuna per eventuali chiarimenti, al punto che lo rividi l’otto giugno 1982 e il 15 ottobre 1985 in occasione delle esecuzioni presso la basilica di San Giovanni in Laterano; non salì neppure all’organo (si fidò!), ma quella presenza nel tempio, ne sono certo, lo rese felice. Probabilmente non si attendeva tali esiti e quella luce radiosa che colsi nel suo sguardo, fu il più immenso dono che abbia mai colto nell’ambito della mia attività di concertista. Forse quel corpus creativo, caduto nel profondo del suo intimo, non fu mai eseguito pubblicamente, e altrettanto dicasi per i disegni più complessi teorici e didattici. A quegli anni risale la mia conoscenza delle opere, sicuramente poco diffuse, che egli volle offrirmi, quasi all’insegna della riservatezza e della modestia. Ora ritengo che il mondo musicale debba render giustizia all’artista, seppur tardivamente, facendo vivere i suoi disegni creativi nelle esecuzioni, e nell’editoria, spesso avara e diffidente dinnanzi a progetti ritenuti estremamente complessi e ardui. Occorre sgombrare il campo dalle invadenti pletore della mediocrità e del "facile" per innalzare al bello l’inno della poesia in musica, ad majorem Dei gloriam, che Nazario Carlo Bellandi avrebbe tanto desiderato.  

Maestro Arturo Sacchetti

Già: Direttore del Coro da camera della RAI, insegnante presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, Direttore artistico dell’Accademia Internazionale di Musica "G. Carisio" del "Civico Istituto di Musica" di Asti, Direttore artistico dell’"Ente perosiano" di Tortona, Docente d’organo della "Regia Accademia Filarmonica" di Bologna, Docente dell’Accademia “L. Perosi" di Tortona, ispettore onorario del Ministero dei Beni Artistici e Storici, Accademico per chiara fama dalla "Regia Accademia Filarmonica" di Bologna



Non è facile scrivere di una persona della quale si è avuto prima profonda stima e poi se ne conserva un affettuoso e ammirato ricordo. Nel farlo si ha sempre l’impressione di star scrivendo troppo poco oppure, allo stesso tempo, qualcosa di retorico o di convenzionale. Il maestro Bellandi è stato prima di tutto quello che mi ha insegnato l’Organo, che mi ha aiutato a “mettere a posto” una malferma tecnica pianistica, che mi ha fatto conoscere raffinate tecniche di contrappunto e la composizione organistica, ma questo potrebbe essere considerato “normale” in un rapporto didattico e, sono certo, simile a quello per tanti altri suoi allievi data la serietà e l’onestà professionale del nostro Maestro.

Cercando in qualcosa di altro che ne possa onorare la memoria vorrei sottolineare il suo raro pregio di saper vivere l’Arte essendo custode allo stesso tempo di tradizioni secolari, quale ad esempio profondo conoscitore del contrappunto e delle sue più sofisticate tecniche e parimenti convinto e interessato sperimentatore nel precorrere i perigliosi percorsi della ricerca e dell’innovazione. Tanto nelle sue composizioni musicali quanto, ne sono certo, in altri campi del suo sapere e nelle cose più “pratiche”. Ne è manifestazione la coraggiosa impresa per un organista di costruirsi un grande organo a canne in casa, ricco di brillanti ed innovative soluzioni tecnologiche soprattutto se rapportate ai mezzi dell’epoca.

Altro seppur piccolissimo esempio di apertura mentale fu quella volta che mi accompagnò a provare uno dei primissimi e ovviamente limitati organi elettronici liturgici – i molto più progrediti odierni esemplari sono a tutt’oggi censurati senza se e senza ma dai più, anche per il solo studio quotidiano - “Lo prenda. Le sarà comunque molto utile!”.

Ancora oggi, a quasi quarant’anni dall’ultima lezione, dopo aver frequentato successivamente in gioventù corsi, seminari, masterclass in giro per l’Europa, dopo tante vicissitudini della mia vita di musicista, di docente e poi di direttore di Conservatorio, talvolta mi è capitato di tornare in sogno a superare quella porta a vetri, di entrare nel suo studio, l’organo a sinistra, gli scaffali pieni di libri e partiture alle pareti, il Pianoforte verticale accanto con sopra la foto dei suoi genitori somigliantissimi, il tavolino di fronte fra me e lui. “Sono contento che abbia deciso di continuare i suoi studi di Composizione!”, col suo piglio baldanzoso e col suo vezzo un po’ retrò di dare del Lei ai suoi allievi. “No, purtroppo no, caro Maestro, questo non è mai successo! E ancora me ne dispiaccio.”.

Maestro Giandomenico Piermarini

Organista concertista. Organista titolare della Patriarcale Arcibasilica di San Giovanni in Laterano in Roma, Docente al Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila, già Direttore dello stesso



Conservo la carissima memoria di un uomo affabile e generoso oltre che di un musicista di alto valore.

Maestro Bruno Aprea

Direttore d’orchestra e pianista di fama internazionale, vincitore nel 1977 del premio Koussevitzky negli Stati Uniti, già direttore artistico e stabile della Palm Beach Opera, USA



Conoscevo molto bene il M° Bellandi. Avevo studiato con lui e lo stimavo molto. Avevo preparato il IV anno di composizione con lui e ne ero molto entusiasta. Per me è stato molto costruttivo il lavoro che ho fatto col M° Bellandi sui corali di Bach e sulla costruzione delle fughe; l’impostazione delle varie possibilità armoniche per costruire i controsoggetti e immaginare tutti i tipi di stretto; il fatto che fosse organista e avesse una reale, non solo teorica conoscenza delle grandi composizioni di Bach. Ricordo i suoi racconti entusiastici del rapporto con il M° Bustini. Ricordo la sua abilità artigianale anche nel sistemare gli strumenti musicali che conosceva come pochi dei suoi colleghi.

Maestro Sergio La Stella

Direttore d’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma



Gli insegnamenti di Nazario Carlo Bellandi, ancorché risalenti a molti anni fa, sono rimasti ben impressi assieme alla sua cordialità rigorosa ma umana.

Maestro Martino Faggiani

Maestro del Coro del Teatro Regio di Parma, Chef des Choeurs presso il Teatro La Monnaie di Bruxelles, già Direttore del coro giovanile di Santa Cecilia



Sono stato allievo di armonia, contrappunto e composizione del Maestro Bellandi dal ‘77 all’84, anno in cui mi sono diplomato al conservatorio di Santa Cecilia dove lui appunto insegnava. Ho un ricordo molto bello del Maestro sia come insegnante che come persona. Mi dava del lei e questo mi faceva sentire un po’ a disagio, ma era un segno di rispetto si direbbe di altri tempi, che allo stesso tempo infondeva sincera e calorosa umanità. Con le sue qualità musicali, il suo amore viscerale per la grande musica del passato e per il contrappunto come sublimazione della scrittura compositiva, mi ha dato una base solida per affrontare un percorso musicale che mi ha permesso di fare della musica la mia professione per la vita, con onestà e sincerità, come lui dimostrava di fare con i suoi insegnamenti. Mentre scrivo mi rendo conto di avere più o meno l’età che Bellandi aveva quando l’ho conosciuto e l’esperienza di vita passata mi fa sentire ancora di più quanto fosse una persona straordinaria quanto umile, profonda quanto modesta. Le sue composizioni erano interessantissime, legate certamente alla grande tradizione storica, ma allo stesso tempo moderne e ricercate. Ricordo il suo organo auto costruito nella sua casa, affascinante e misterioso.

Maestro Leandro Piccioni

Direttore dell’Orchestra di Piazza Vittorio, vincitore del David di Donatello 2020 come "Miglior Musicista" del film Il Flauto Magico di Piazza Vittorio, pianista, compositore e Direttore di famose colonne sonore, dal 2001 collaboratore come pianista e tastierista con Ennio Morricone, Docente Accademia Griffith, di cinema e televisione



Mi commuove il ricordo del mio Maestro Bellandi.  È una persona che porto costantemente nei miei pensieri, per la sua figura di compositore, maestro ed esempio di vita.

Maestro Giovanni Clavorà Braulin

Docente di Organo e Composizione Organistica al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, già Organista in San Pietro, Direttore artistico musicale della chiesa di S. Marcello al Corso in Roma, organista e Direttore del coro nelle chiese dei SS. Gioacchino e Anna in Roma, vincitore del Concorso Organistico internazionale “Flor Peeters” di Mechelen (Belgio) nel 1988, concertista internazionale



Ho avuto la fortuna di essere stata allieva del Maestro Bellandi al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma. Difficile descrivere in poche parole i miei pensieri di gratitudine, perché quello che sono oggi, come musicista e come persona, lo devo a lui, che è stato per me più di un padre. Tutti i giorni lo porto con me nel mio cuore.

Maestro Alessandra Albo

Direttore d’orchestra e violinista, Docente presso il Conservatorio "G.Verdi" di Milano, Direttore stabile dell’orchestra dell’Accademia di Bergamo e Treviglio e dei Corpi musicali di Ranica e Montello (BG), Direttore del Corpo musicale e Direttore artistico della accademia di musica “Don Sennhauser”, vincitore primo premio assoluto ai concorsi internazionali direzione d’orchestra di Varenna e Casarza Ligure



Car.mo Maestro,

da quando sei andato via da questo mondo ho avvertito sempre più la Tua mancanza, perché eri molto disponibile a darmi consigli e idee, che sicuramente scaturivano dalla Tua esperienza didattica e dalla Tua saggezza.

Devo certamente a Te se, nelle tante ore di lezioni che mi hai dedicato, io so suonare l'organo con competenza, da come dicono le critiche giornalistiche. 

A Te, e non ad altri, devo l'uso efficace della pedaliera e l'utilizzo sapiente dei registri dell'organo. 

Anche se nel corso dell'ottavo anno di "Organo e Composizione Organistica" il Direttore del Conservatorio di S. Cecilia, M° R. Fasano, mi passò dalla Tua classe alla classe del M.° F. Germani, io mi considero a tutti gli effetti una Tua creatura. 

Caro M.°, in Te, oltre alla grande preparazione didattica ho sempre apprezzato le Tue notevoli qualità umane e la Tua disponibilità. Infatti, non so quante volte sono venuto a casa Tua, sempre accolto cordialmente dai Tuoi figli e dalla Tua consorte per lezioni gratuite, perché Tu non Ti accontentavi di ciò che dicevi a noi alunni nelle ore di lezioni al Conservatorio. 

Prima di concludere questa mia testimonianza, devo parlare di Te come concertista: esecutore impeccabile, molto interessante per quello che riuscivi a trasmettere, degno di essere preso a modello da alunni e da docenti dei Conservatorii italiani, anche quando eseguivi le Tue composizioni organistiche. 

Grazie, dunque, Maestro per tutto.

Con vero affetto Giuseppe Di Mare

Maestro Giuseppe Di Mare

Organista e compositore, organista "Honoris causa" della Basilica di Sant'Antonio in Istanbul, del Santuario di Nostra Signora del Rosario di Fatima, della Chiesa Luterana danese Ansgarkirken di Copenaghen, della chiesa di S. Girolamo a Rimini e della cattedrale San Nicolò di Noto, Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana per meriti artistici



La prima idea che associo al ricordo del carissimo Maestro Bellandi è quella di un'assoluta integrità, artistica e umana. Insegnante rigorosissimo ma dal tratto mite, sempre garbato e amabilissimo nei modi; tutta la sua impostazione pedagogica rifuggiva da qualunque disinvolto utilitarismo: l'insegnamento del contrappunto, la ricerca della perfezione nella condotta delle linee, sempre in nome di un ideale estetico e artistico, e mai di aride, dogmatiche regole scolastiche, che anzi venivano sottoposte a una disamina critica spietata. Il suo insegnamento ha costituito per me una scuola di pensiero il cui significato andava al di là dell'ambito degli
studi di composizione.

Maestro Marcello Bufalini

Direttore d’orchestra, docente di Direzione d’orchestra presso il Conservatorio “Alfredo Casella” di L’Aquila



Sono stato felice allievo del Maestro Bellandi a metà degli anni '80. Il Maestro mi ha preparato per gli esami del compimento inferiore di composizione e per l'esame di Organo e Canto Gregoriano. Ricordo con immenso piacere e animo grato le lunghe serate trascorse insieme nel Suo studio, approfondendo e sviscerando contrappunto, fuga, canoni e armonia. Le lezioni si protraevano talvolta fino a tardissima ora, e ho tuttora vivissimo il ricordo di momenti magici in cui sentivo di trasferirmi con Lui in una dimensione diversa, più "alta", come se l'intero mio essere fosse parte integrante di un disegno cosmico, quasi divino, di cui la musica era espressione profonda, necessaria e costituente. Non era facile, dopo, tornare "sulla terra"... La Sapienza del Maestro si accompagnava a una rara dolcezza d'animo, e la Sua dedizione nel trasmettere a noi allievi il Suo sapere e il mistero della musica era totale e dotata di una leggerezza preziosa. Tutto quello che ho imparato sull'arte della composizione lo devo a Lui, e serbo nel profondo del mio ricordo e della mia anima un'immensa gratitudine. Ricordo in particolare una sera in cui mi regalò una esecuzione di un Suo lavoro, suonando il meraviglioso organo da Lui costruito che si trova a casa Sua. Gli ero accanto, ammirato, girando le pagine, e al termine dell'esecuzione ci fu un momento di commosso silenzio, al termine del quale il Maestro mi disse una frase che mi riempì di gioia e di orgoglio: "Avere Lei accanto mentre suonavo mi ha trasmesso un senso di profonda pace e di serenità". Credo sia stato uno dei momenti più intensi e felici della mia vita. Grazie Maestro.

Maestro Antonio Arena

Compositore



Ricordo molto bene il Maestro Bellandi per averci studiato per un periodo, al di fuori del Conservatorio e relativamente alle discipline di Armonia e Composizione. Dietro all’aspetto di un uomo austero si celava in realtà la natura di una persona appassionata del suo lavoro, entusiasta, idealista, libera e anticonformista qual è un vero artista. Sempre pronto ad aiutarti, consigliarti e spronarti, egli vedeva l’insegnamento come una missione volta a favorire la comprensione più profonda della musica, e quindi a farti accedere in quello che per lui era un mondo trascendente che sublima la fratellanza universale nel nome di Dio. Seppure ci siamo visti e sentiti in modo discontinuo, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Ricordo bene la nostra ultima conversazione telefonica prima della sua scomparsa. Mi disse di essere davvero molto contento e soddisfatto, nonostante i grossi disagi della vecchiaia, perché aveva portato a termine un oneroso progetto di cui sempre mi aveva accennato pur senza parlarmene con precisione. Mi disse in quell’occasione che si trattava del Rosario Musicato, con un organico particolarmente massiccio. La soddisfazione che mi comunicò in quel colloquio mi fu di conforto quando, poco tempo dopo, seppi che se n’era andato. Un grande artista, una gran bella persona.

Maestro Fabio Renato d’Ettorre

Titolare della cattedra di Chitarra presso il Conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia, già Docente al Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda, concertista e compositore, componente del Trio Chitarristico di Roma, critico e musicologo in conferenze, quotidiani e periodici



Studiai con lui privatamente per un po’ di tempo e ne apprezzai molto le qualità umane, oltre che quelle professionali note già a tutti. È oggi importante rendere omaggio ad un grande Musicista e Didatta che ha vissuto la propria missione con profonda dedizione ed umiltà al servizio delle generazioni future.

Maestro Laura Manzini

Pianista internazionale, collaboratrice di Salvatore Accardo, docente di Musica da Camera presso il Conservatorio statale di musica "Ottorino Respighi" di Latina



Sono stato allievo del Maestro Bellandi per parecchi anni. Buona parte di ciò che so fare e ho fatto in musica la considero il risultato dell’essere stato un suo allievo a tutti gli effetti sia per la solidissima formazione ricevuta sia per l’orientamento artistico e l’approccio mentale e spirituale alla professione. Venendo da una precedente esperienza didattica di alto profilo ma completamente diversa e terminata anzitempo, ho dovuto all’inizio del mio percorso col Maestro affrontare un periodo di adattamento piuttosto sofferto in cui Bellandi ha rappresentato con infinita pazienza e sapienza più un faro che illumina a 360 gradi l’universo musicale che un semplice dispensatore di rudimenti tecnici. Con gli altri suoi allievi abbiamo spesso rimarcato, ben oltre i tempi dei vari corsi di studi, quella specie di aura di genialità e mistero che avvolgeva il Maestro quando ci si addentrava in profondità nelle questioni musicali. Dominava l’impressione che la sua conoscenza, non solo di qualsiasi espressione musicale, dalla colta alla popolare, dalla più antica alla più recente, andasse molto oltre il già elevato grado di preparazione didattica e di tutto questo tutti noi allievi siamo stati beneficiari senza riserve. Sono certo che queste doti hanno ispirato e motivato all’emulazione tutti quei musicisti in erba che hanno avuto la fortuna di incrociare il loro destino con quello del Maestro Bellandi. Può suonare quasi come una sorta di agiografia, ma la verità pura e semplice è che Bellandi, se non un angelo, era quantomeno una persona davvero speciale e unica. Ho frequentato la sua casa di Roma, quella con il famoso organo a canne dentro due camere; ho seguito i suoi insegnamenti così come i suoi suggerimenti su ricette e ristoranti da frequentare! Nel mio corso di studi ho avuto la fortuna di essere guidato da ottimi e rinomati insegnanti, ma ancora oggi, tecniche e conoscenze a parte, mi piace considerare il Maestro Bellandi quasi come un secondo padre oltre che un maestro di vita. Ovviamente un musicista del calibro del Maestro non può essere valutato solo sul piano didattico. L’intero corpus delle sue opere è di primissimo ordine. La condivisione ed il godimento di questo prezioso lascito vanno assolutamente perseguiti in tutte le forme.

Maestro Giovanni Luisi

Compositore musica per film



Ricordo molto bene il Maestro Bellandi e le lezioni che feci con lui, per un paio d’anni. Era molto interessante, tra l’altro, tutto quanto riguardava il contrappunto, del quale egli era profondo conoscitore.

Maestro Luca Signorini

Docente di Violoncello presso il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, Primo Violoncello del Teatro di San Carlo di Napoli, già Primo Violoncello dell’Orchestra Sinfonica della RAI, dell’Orchestra Sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia, dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, già titolare della cattedra di Violoncello presso il Conservatorio di San Pietro a Majella, compositore e scrittore



Ho studiato Composizione sotto la guida di Nazario Carlo Bellandi tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta del secolo scorso. Per molti anni ho esercitato l’attività di Direzione di Coro (che ho approfondito sotto la guida di Mons. Domenico Bartolucci e del Maestro Marcel Couraud), lavorando al tempo stesso in RAI. Ricordo con grande affetto Bellandi, grazie al quale ho compreso a fondo il linguaggio musicale, le sue strutture e le sue leggi. In questo, devo dire che le lezioni del Maestro Bellandi mi sono state davvero utili, nel corso della mia intera vita.

Maestro Massimo Di Pinto

Già Docente di Esercitazioni Corali al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, già responsabile della programmazione del Quinto Canale (Radio5 Classica) e del Quarto (musica leggera) Radio della RAI, già Consulente Musicale presso il Centro di Produzione TV RAI di Roma, concertista, Direttore e fondatore di diversi complessi corali



Sono stato allievo del Maestro Bellandi con il quale ho conseguito il compimento medio di composizione. Ne ho sempre un caro ricordo.

Maestro Roberto Iantorni

Già Docente di Teoria dell’armonia e Analisi al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, Docente di Armonia complementare al Conservatorio di Latina



Vorrei esprimere un ricordo affettuoso del M° Nazario Bellandi, che ho avuto la fortuna di conoscere, alla fine degli anni ‘60, nella preparazione dei miei esami di Organo Complementare e Canto Gregoriano per il corso di Composizione. Persona di grande sensibilità e cultura musicale, mi ha permesso di approfondire importanti realtà musicali che non conoscevo bene e che avrebbero poi influito sul mio percorso artistico, anche se differente dal suo sul piano stilistico. Nella vita di ogni musicista, poche sono le persone che riescono a lasciarti una traccia profonda dei loro insegnamenti: questa è solo la prerogativa dei grandi Maestri e per me, tra questi, c’è anche il M° Bellandi al quale andrà sempre la mia grande riconoscenza per quanto insegnatomi.

Maestro Bruno Biriaco

Direttore d’orchestra, batterista, compositore Jazz, collaboratore e curatore di colonne musicali per la RAI, già Direttore dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese, già docente batteria e musica d’insieme Siena-Jazz



È stato un grande maestro di composizione, contrappunto e persona coltissima. Lo ricordo con affetto e stima.

Maestro Filippo Rizzuto

Docente di Conservatorio di Chitarra classica, già Docente al Conservatorio di Vibo Valentia, di Campobasso e di L’Aquila, concertista e compositore, collaboratore in colonne sonore del M° Ennio Morricone, vincitore del primo premio professionisti al Festival Nazionale della chitarra di Ancona e di Castellammare di Stabia



Il Maestro Bellandi è stato una delle figure didattiche più importanti della mia vita, i cui insegnamenti costituiscono tuttora un riferimento costante delle mie lezioni al Conservatorio di Perugia. Studiai con lui per sostenere gli esami di Armonia e Contrappuntò al DAMS dell’Università di Bologna, e le basi che mi diede furono straordinarie, tanto da permettermi di affrontare addirittura la tesi di Laurea in tale disciplina, cosa abbastanza rara all’epoca. Al di là della incredibile potenza didattica, egli possedeva inoltre il dono di un carattere di rara dolcezza ed entusiasmo, per cui era impossibile non affezionarsi tanto a lui, considerando le sue lezioni un’occasione di gioia immensa.

Maestro Marco Albrizio

Pianista, Titolare della cattedra di Pianoforte principale e docente incaricato di Metodologia dell’insegnamento strumentale presso il Conservatorio di Perugia

Ho studiato Composizione con il M° Bellandi fino al 5° anno di Composizione nel 1989, anno in cui andò in pensione. Grazie a lui ho capito subito fin dalle prime lezioni l’importanza del Contrappunto e mi ci sono appassionato a tal punto che, qualche volta, passavo intere nottate per risolvere i contrappunti a sette e otto voci che non riuscivo a terminare durante il giorno. Ricordo anche con quale facilità riusciva a farmi fare i contrappunti improvvisati al pianoforte. Il Contrappunto è stato per me una vera e propria ginnastica per la mano del Compositore.  

Maestro Luigi Francalanza

Pianista e docente di Composizione presso il Conservatorio “Alfredo Casella” de L’Aquila. Già docente presso i Conservatori di Rodi Garganico, Campobasso e Cosenza.



Serbo un bellissimo ricordo del Maestro Bellandi, era una persona squisita, non solo per la sua competenza ma anche per la sua grande umanità.

Maestro Alessandra Ramacci

Docente di Pianoforte al Conservatorio Nicola Sala di Benevento, già Docente di Pianoforte al Conservatorio ”F. Venezze” di Rovigo, compositrice e concertista, vincitrice di numerosi premi in concorsi pianistici



È un piacere, oltre che doveroso, ricordare il Maestro Bellandi; a distanza di tanto tempo, mi è anche più chiaro l’ammontare del debito che ho contratto con lui.

Maestro Mario Carrozzo

Titolare della cattedra di Storia della Musica presso i Conservatori di Campobasso e Salerno, musicologo, vincitore di vari concorsi pianistici



Ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere il Maestro Bellandi e di diventare suo allievo durante i primi anni del 1980. Per me ha rappresentato una tappa fondamentale e preziosa della mia formazione. Attraverso le sue affascinanti lezioni di "contrappunto", ho scoperto, per la prima volta, una "lettura" più profonda del linguaggio musicale. Con immensa gratitudine.

Maestro Mauro Assorgia

Docente di Pedagogia Musicale per Didattica della Musica al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, autore e musicologo



A quei tempi ricordo che il Maestro Bellandi molto apprezzato soprattutto come esperto nel contrappunto.

Maestro Alberto Meoli

Titolare di una cattedra di Composizione al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, compositore, pianista, Direttore d’orchestra, incluso in USA e Giappone



Sono stato allievo del Maestro Bellandi per un paio d’anni e ne conservo un dolcissimo ricordo!

Maestro Gaetano Stella

Pianista, musicologo, Direttore di coro e d’orchestra, Docente di teoria musicale e Musicologia e di Perfezionamento pianistico presso l’accademia AIDA, già docente in materia storico musicali al Conservatorio di Bari



Un Maestro straordinario. La Musica non era soltanto una preziosa materia da esplorare, conoscere, insegnare e da servire con la devozione massima che lo contraddistingueva, no, la Musica era il senso provato stesso della Vita, posta al centro della rivelazione di tutti i significati dell’Universo. La sua lezione era un viaggio nell’infinito, nel sogno, nel tempo e nella ricerca spasmodica di quel lampo ragione che è il piacere del sentire non certo solo con l’orecchio, ma con tutta l’Anima piena. E quel sentire era la certezza del nostro essere prima anima e per il corpo di starle intorno con aderenza e partecipazione. E la matematica e la fisica si incontravano nelle sue spiegazioni in un’astrazione incantata, in una magia insondabile e insieme conducevano alla scrittura e alla costruzione del metodo personale. L’invenzione, mi spiegava, non riguarda solo noi che la cerchiamo affamati, ma tutti coloro che l’aspettano e per questo la esalteranno. Se anche in un esercizio basico di una fuga avveniva questo, c’era la felicità .... in un intervallo di poche ore di una lezione, tutto si fermava sui ragionamenti in piena luce, intorno ad un basso o alle note che si dovevano trovare, incontrare pienamente, in un’armonia assoluta, in un incastro insostituibile, ineluttabile, come l’unica risposta esatta da trovare, nel movimento giusto e perfetto alla terra, all’aria, alla ricerca...! …” ecco”, mi diceva, “le soluzioni sono tante ma le più belle sono uniche, e sono quelle per cui un compositore debba dannarsi prima ed essere felice poi”. Così si parlava di tutto, dalla filosofia alla scienza, senza aver paura di essere distanti dalla materia che mi aveva portata da lui per capire, perché, per capirla veramente, dovevo accedere col mio apprendimento a quel “tutto”, a quel “nucleo” che racchiude ogni verità e di cui la musica è la voce spiegante. Un pomeriggio mi disse: “... aspetti un attimo signorina, le faccio vedere una cosa, lo ha meritato! “. Si alzò e svelò ai miei occhi tutta un’altra parte di stanza. Nel fondo c’era un immenso organo a canne. “L’ho costruito io, pezzo, pezzo !!!” mi disse, con il luccichio negli occhi di chi rivede la propria conquista!”.

Mariella Nava
Cantautrice,  vincitrice Premio Volare 1994, vincitrice Premio 2004 Gondola d’Oro alla carriera, finalista 2004 al premio Amnesty International sezione Italia, vincitrice Premio 2006 come miglior cantautrice al Venice Music Awards

Con il Maestro Bellandi ho studiato composizione per un periodo breve ma intenso. Le sue lezioni non avevano limiti di tempo, si andava avanti finché le questioni non fossero state completamente sviscerate e le domande arricchite da altre domande. La profondità del suo insegnamento, e in particolare il suo entusiasmo per il contrappunto, facevano di ogni incontro un’occasione particolare, nonché una forma di arricchimento umano. Ricordo il Maestro con grandissimo affetto e gratitudine, era una figura come probabilmente non ce ne sono più. Ce ne saranno forse in futuro? Grazie Maestro.

Professore Roberto Scoccimarro

Musicologo, Biblioteca di Stato di Berlino, Dipartimento di musica, autore e ricercatore, già Docente, Università di Musica e Danza di Colonia, Germania



Sono stato allievo di composizione del maestro. È stato la figura, musicalmente parlando più importante e formativa per la mia carriera e per il mio pensiero musicale. La sua rettitudine, morale e professionale, e la sua visione del fenomeno Musica, sono state e saranno sempre un punto di riferimento fondamentale per me.

Maestro Pierluigi Morelli

Redattore Musicale Direzione Editoriale Radio Vaticana, già Direttore del coro “T. L. da Victoria”, compositore e flautista



Qual è il luogo dove imparare l’arte? Chi è preposto a tramandare la tecnica che apre porte e svela luoghi nascosti? Alla prima domanda si può rispondere con una parola ormai desueta: la bottega. Questa era, o forse è ancora oggi, lo studio di un artista dove i discepoli apprendevano, proporzionalmente alla loro capacità di incuriosirsi e stupefarsi, la tecnica che solo il Maestro con la sua esperienza, le sue cognizioni e il dono di una innata capacità comunicativa poteva insegnare. Il Maestro è stato per me Nazario Carlo Bellandi, di cui voglio ricordare un aspetto che si pone al di là della sua enorme cultura musicale e della sua grande qualità di esecutore e compositore. Questo aspetto è tipico dei maestri di altissimo livello e prescinde la materia del loro insegnamento; sto parlando di un richiamo che il M° Bellandi indirizzava con il suo esempio a me e credo a tutti i suoi allievi: il richiamo recitava "Gnothi seauton". Si tratta di un conosci te stesso suggerito attraverso la musica ed è in questa esortazione, offerta con grazia e senza imposizioni durante il mio studio appassionato, che ho cercato di capire chi fossi e quali fossero i miei limiti. Un Maestro che riesce ad indicarti tale campo di ricerca è un grande Maestro e il suo insegnamento prezioso e imperituro.

Maestro Renzo Frati

Insegnante di pianoforte, compositore e pianista


Alcuni degli altri suoi allievi:

James Edward Goettsche, già organista titolare della Patriarcale Basilica di San Pietro nominato dal Capitolo della medesima Basilica e organista per le Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice

Mons. Valentino Miserachs Grau, Preside Emerito del Pontificio Istituto di Musica Sacra, Maestro di Cappella della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma

Juan Paradell-Solé, organista emerito della Papale Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore in Roma

Gianluca Libertucci, già organista della Patriarcale Basilica di San Pietro per il Vicariato della Città del Vaticano e organista sostituto per le Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice

Padre Vittorino Serrao O.F.M., già organista sostituto nella Patriarcale Basilica di San Pietro per il Vicariato della Città del Vaticano

Agostino Borromeo, Luogotenente generale dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Professore universitario di storia

Boris Porena, compositore, già docente al Conservatorio di Perugia

Nicola Colabianchi, compositore, pianista, Direttore d’orchestra, già Direttore artistico del Teatro dell’Opera di Roma

Marco Grisanti, docente di Musica da Camera al Conservatorio di Campobasso, pianista

Claudio Dall’Albero, docente di Musica Corale e Direzione di Coro al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma

Alberto Galletti, docente di Pianoforte Principale presso Conservatorio di Santa Cecilia in Roma

Lucia Ronchetti, compositore

Elisabetta De Leoni, Direttore d’orchestra

Lara Morciano, titolare della cattedra di Lettura della Partitura al Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia

Giovanni Scaramuzza Fabi, docente di Lettura della Partitura al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma

Paolo Lucci, Direttore di coro

Antonino Cascio, Direttore d’orchestra, già docente al Conservatorio di Napoli

Remo Zucchi, pianista

Antonio Di Pofi, compositore per teatro di prosa e musica per film

Antonio Arena, compositore, Direttore artistico casa editrice Opensound

Giuseppe Schinaia, compositore, musicologo, organista

Claudio Bergamini, pianista

Felicia Gregorio, docente di Pianoforte e Psicologia della Musica al Conservatorio Bruno Maderna di Cesena

Haukur Gudlaugsson, organista

Francesco Prode, pianista

Mario Madonna, pianista

Daniele Mazzanti, Direttore d’orchestra, Direttore artistico tango argentino

Franco Presutti, violinista

Maria Gabriella Cerchiara, pianista, compositrice, musicologa


 (Ad memoriam)

Wijnand van de Pol, già organista, titolare della cattedra di Organo al Conservatorio di Perugia e Director of Music della Chiesa Anglicana di All Saints in Roma

Antony Garlick, già compositore e docente a Wayne State College, USA

Roberto Melini, già titolare di Pianoforte al Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento

Pedro Oltra, già docente al Conservatorio “A. Caselle” di L’Aquila

Pawlu Grech, compositore 

Padre Egidio Circelli, organista

Gesualdo Coggi, compositore e Direttore di complessi bandistici

Giuseppe Grella, già professore del Conservatorio Cimarosa di Avellino, al Refice di Frosinone e al Santa Cecilia di Roma

Don Paolo Basili, già Parroco e organista Chiesa Santa Maria Regina Pacis, Ostia

Alcuni fra gli altri colleghi che lo hanno conosciuto e interagito con lui:

Mons. Pablo Colino, Maestro di Cappella emerito della Basilica di San Pietro in Vaticano, già accademico e Direttore dei corsi di Educazione Musicale e dei Corsi dell’Accademia Filarmonica Romana e dell’Accademia Tiberina

Franco Petracchi, Contrabbasso solista e Direttore d’Orchestra

Teresa Procaccini, compositore, già Direttore del Conservatorio di Foggia, insegnante di Composizione al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma

 

(Ad memoriam)

Erich Arndt, già primo organista titolare della Patriarcale Basilica di San Pietro in Vaticano

Carlo Maria Giulini, già Direttore d’orchestra fra cui dell’Orchestra Sinfonica della RAI, dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, della Chicago Symphony Orchestra, della Philharmonic Orchestra di Londra

Armando Renzi, già compositore, Direttore d’orchestra, già Direttore della Cappella Giulia

Bruno Maderna, già Direttore d’orchestra

Guido Turchi, già Direttore del Conservatorio di Parma e di Firenze

Alessandro Bustini, già Direttore d’orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia in Roma

Carlo Jachino, già docente di Composizione al Conservatorio di Parma, Roma e Napoli

Elena Barbara Giuranna, già docente di Composizione al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma

Vincenzo Vitale, già pianista, docente ai Conservatori di Udine, Palermo, Napoli e Roma

Giancarlo Bizzi, già titolare della cattedra di Composizione ai Conservatori de L’Aquila e di Roma

Lydia Ivanova, già insegnante di Armonia al Composizione al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma